Partiamo all’alba. L’aria è fresca, il cielo è terso. Una provvidenziale mattina limpida e luminosa chiude la drammatica settimana in cui la tempesta Ciaran ha flagellato nella maniera più luttuosa la Toscana, e poi la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia. Ed è proprio verso il Friuli Venezia Giulia che siamo diretti. Destinazione: Sacrario Militare di Redipuglia.
Secondo il programma diramato dal cerimoniale, le celebrazioni previste per la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate al sacrario militare più grande d’Italia iniziano alle ore 10:00. A Redipuglia (dallo sloveno “sredij polije”, “terra di mezzo”) riposano le salme di 100.187 Caduti. I Caduti identificati sono 39.857, le salme dei Caduti ignoti sono 60.330.
Recarci al Sacrario Militare di Redipuglia ci pare il modo più autentico per celebrare anche quest’anno, come già avvenuto negli anni scorsi, la “Giornata Provinciale del Ricordo”, deliberata dal Comitato Provinciale ANFCDG di Venezia.
Con i Soci e i Simpatizzanti di Mirano e Vigonovo, siamo un centinaio. Via via che procediamo in autostrada verso la meta, abbiamo modo di osservare i fiumi e i canali in piena: il Piave, fiume sacro alla Patria, il Livenza, il Tagliamento. Alla stazione di servizio di Sarni Gonars ci fermiamo per una pausa e ci uniamo alle sezioni ANFCDG di Fossalta di Piave e San Donà di Piave. Ripartiamo, e poco oltre il superamento del fiume Isonzo, che dà il nome alla storica valle del Carso e alle tragiche Dodici Battaglie della Prima Guerra mondiale, sulla nostra sinistra si staglia la monumentale struttura architettonica del Sacrario. In prossimità del Colle Sei Busi, gli autobus si inerpicano lungo la salitella che porta al versante occidentale del monte, per raggiungere il parcheggio.
Siamo arrivati. Sulla nostra destra si eleva l’imponente scalinata distribuita lungo il pendio del Colle, formata da ventidue gradoni di marmo bianco e fiancheggiata da due file di cipressi, alla cui sommità si stagliano tre semplici croci.
Alla nostra sinistra, in leggera discesa, la Via Eroica divide l’ampio piazzale lastricato da pietra del Carso. Raggiungiamo il piazzale del Monumento, mentre i labari e le bandiere delle nostre sezioni raggiungono, all’inizio della Via Eroica, la postazione assegnata alle associazioni combattentistiche, che per prime si schierano ai piedi delle gradinate. Seguono poi gli schieramenti dei vari corpi delle Forze Armate, mentre gli interventi delle Autorità sono contraddistinti dalla presenza del Presidente della Camera, On. Lorenzo Fontana, rappresentanza del Presidente della Repubblica, e dalla presenza del Ministro per le Riforme, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati, in rappresentanza del Governo. Le Autorità, accompagnate dal Generale di Corpo d’Armata, Maurizio Riccò, delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, e dal Vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, percorrono la Via Eroica e assistono alla deposizione di una corona d’alloro ai piedi del sacello del Duca d’Aosta.
Dopo la lettura della Preghiera per la Patria, la Presidente Nazionale Onoraria dell’ANFCDG, prof.ssa Paola Del Din, partigiana Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la voce palpitante dei cento anni compiuti il 22 agosto scorso, legge la motivazione della M.O.V.M. al Milite Ignoto. La commemorazione del 4 Novembre al Sacrario Militare di Redipuglia da parte delle sezioni di Fossalta di Piave, Mirano, San Donà di Piave, Santa Maria di Sala e Vigonovo, dell’ANFCDG Provinciale di Venezia, si conclude con la foto di gruppo ai piedi della imponente scalinata bianca, in un sempre vivo sentimento di gratitudine per la libertà che ci è stata donata da tanto dolente sacrificio.
ANFCDG
Sezione di Santa Maria di Sala www.anfcdg-smsala.com