Il 9 febbraio la comunità di Stigliano ha visto spegnersi Chiara Girardello, una ragazza speciale, che avrebbe a breve compiuto 30 anni.
La vita di Chiara, è sempre stata condizionata da una patologia rara, che ha inciso non solo sulla sua salute, ma anche sulla sua famiglia che si è sempre dedicata con amore a lei.
Ci ricordiamo di Chiara, come una bambina sempre sul suo passeggino, poi in carrozzina, sempre con la sua mamma, spalle curve e testa bassa.
E’ così, infatti, che la sua famiglia ha affrontato la malattia di Chiara, spalle curve e testa bassa, con dignità, senza mai alzare la voce, senza mai avanzare diritti, troppo spesso negati e inascoltati, perché a volte la disabilità spaventa, non si conosce.
Chiara se n’è andata in punta di piedi senza fare rumore, ma sentiamo la voglia di doverla ringraziare per tutto quello che ci ha trasmesso attraverso la sua malattia, la vita è bella nonostante tutto e la disabilità non è una diversità ma qualcosa che ci rende unici e perciò speciali. Di ciò dobbiamo dire grazie a Lucia, Silvano, Sonia con Andrea siete stati un esempio per tutti noi, nel farci comprendere questo messaggio.
Con l’occasione la famiglia vorrebbe ringraziare tutte quelle persone che in questi anni e in particolare in questi giorni le sono stati vicini, con parole e dimostrazioni d’affetto. Un sentito grazie a Don Giovanni e alla comunità parrocchiale di Stigliano, per la cerimonia toccante e l’affetto dimostrato. Si ringrazia in particolare, la Dottoressa Ilaria Salloum, medico di famiglia che con altruismo e sensibilità si è sempre resa disponibile nei momenti di difficoltà, con professionalità e umanità.