Fra i nostri concittadini che si sono distinti nel mondo facendo onore al nostro comune c’è da annoverare a pieno titolo Giovanni Pietro Rocchi, emigrato in Argentina dove ha dedicato con successo tutta la vita all’insegnamento.
Giovanni Pietro Rocchi nasce a Santa Maria di Sala nel 1893 e si diploma in pedagogia all’università di Padova.
Ufficiale nella prima guerra mondiale, nei momenti di riposo insegna ai suoi soldati a leggere ed a scrivere.
Nel 1921, anno in cui sposa a Mirano Angela Strada di Pozzoleone (Vi) viene eletto Sindaco del Comune di Santa Maria di Sala che lascia ben presto per emigrare in Argentina, come tanti altri nostri connazionali dopo la prima guerra mondiale.
Nel 1923, il maestro Rocchi si trasferisce ad Oliva in provincia di Cordoba dove fonda una scuola col nome “Collegio Italo-Argentino” e nello stesso anno il nostro Juan Rocchi diviene preside del Collegio Italiano Don Bosco, fondato nel 1910 da Juan Dall’Ora a Villa Maria in provincia di Cordoba; collegio che nel 1927 cambia il nome in “Mariano Moreno”.
Allora la scuola, esclusivamente maschile, comprendeva anche un convitto che ospitava allievi provenienti da tutta la regione.
In questo periodo il maestro Rocchi percorre le vicine località rurali per convincere i ragazzi a frequentare la scuola.
In questi suoi giri talvolta porta con sé anche il figlio Carlos facendolo leggere ad alta voce davanti ai bambini per far capire loro l’importanza della alfabetizzazione e della cultura.
Per convincere i padri ripeteva loro che “Una buona cultura è la migliore eredità che potessero lasciare ai figli……. Tutti i padri dovrebbero garantire ai figli una preparazione adeguata ad affrontare e vincere le sfide della vita”
La scuola di Rocchi si reggeva con le rette degli alunni ma erano ammessi anche i bambini che non potevano pagare perché al maestro italiano non interessava arricchirsi avendo a cuore solo la formazione dei ragazzi.
A Villa Maria, Juan Rocchi partecipa attivamente alla vita sociale della città, sempre attivo nel campo culturale ed educativo; fa parte della commissione che erige in città un busto di Dante Alighieri.
Juan Rocchi muore nel 1952, dopo essersi molto speso per l’Argentina ma con l’Italia ancora nel cuore, tanto da volere nella tomba un pugno di terra italiana. La sua opera viene continuata da due dei suoi tre figli che avevano la licenza magistrale statale: Carlos e Maria Luisa, conosciuta come Perla che aveva lavorato come insegnante ed era sposata con suo cugino Aldo Rocchi che lavorava gratuitamente come cuoco in collegio.
Aldo è stato uno dei principali benefattori della scuola, arrivando a vendere delle proprietà per salvarla dal fallimento. Carlos, invece, rinuncia agli studi di ingegneria a Cordoba per dedicarsi alla sua città e nel 1958 fonda l’Istituto secondario Manuel Belgrano che portava alla laurea breve in Scienze Commerciali. Nel 1963 apre una sezione prescolare, il Giardino dell’infanzia Mariano Moreno.
Quando Carlos muore, nel 1970, la moglie Luisa diviene preside della secondaria e Maria Luisa “Perla” direttrice della primaria e segretaria della secondaria nonché direttrice delle scuole materne e dell’asilo d’infanzia . Il terzo figlio, Josè Vicente, ha invece seguito un’altra strada ed ottantaduenne vive a Cordoba.
Nel 2008 l’Istituto Manuel Belgrano ha celebrato il cinquantenario con molte iniziative, fra cui, la pubblicazione del libro di José Naselli e Riccardo Vagliente: “Storia di un piccolo miracolo” e nell’occasioone il Consiglio Comunale di Villa Maria ha riconosciuto a Juan ed a Carlos il titolo di “Cittadino benemerito” per il contributo che ha dato la loro eccezionale famiglia che: “.. è stata una benedizione per la comunità”.
Sarebbe bello che anche Santa Maria di Sala, in cui vivono ancora dei parenti, dedicasse una strad o una piazza a questo suo concittadino per onorarne la memoria e tenerne vivo il ricordo.
Giovanni Vanzetto