Come ci segnala “Possibile Salese” nella nota che riportiamo, oggi una squadra di operai assieme all’assessora ai lavori pubblici, si è presentata in Via S. Lucia, forse solo per eseguire alcuni sondaggi sul Capitello. Tanto è bastato per mettere sull’allarme alcuni residenti contrari allo spostamento dello storico manufatto. Questo dopo che l’assessora aveva dichiarato alla stampa che la decisione sul “Capitello” era presa. Purtroppo il metodo del fatto compiuto ha fatto scuola. Ne prendiamo atto!
“Non pensavamo che sarebbe arrivato il giorno in cui avremmo parlato anche noi del capitello fra via Cagnan e via S.Lucia, purtroppo quello che è accaduto stamani (10 febbraio) ci ha fatto ricredere.
Una situazione poco edificante quella a cui si poteva assistere poco dopo le 8.00 : un assembramento di persone davanti al capitello, residenti, operai e l’Assessora ai Lavori Pubblici che discutevano animatamente, sullo sfondo un mini escavatore pronto ad entrare in azione.
Senza entrare nel merito della questione (spostamento e restauro dell’antico capitello) preferiamo soffermarci sul metodo: è evidente che qualcosa non ha funzionato (per usare un eufemismo) se il giorno in cui dovrebbero iniziare i lavori si riaccende la protesta. C’è stato un deficit di comunicazione dell’Amministrazione, su questo non ci piove. Invece di venire incontro ai residenti, di spiegare come stanno le cose, che lavori saranno eseguiti (e come) , si è preferito evitare confronti e mettere chi protesta di fronte al fatto compiuto. In sintesi: quello che non si doveva fare è stato fatto. Invece di risolvere un problema (come era nelle intenzioni) ne stanno creando un altro. Il progetto è stato approvato nel 2002, il tempo per spiegare, confrontarsi e mettere tutti d’accordo, volendo, si poteva trovare. Vengono a S.Maria di Sala da tutto il mondo per studiare come non si deve amministrare, ora avranno un capitolo (anzi un capitello) in più sul quale formarsi”.
Possibile Salese