Si avvicina la notte di San Lorenzo e puntuali come sempre, le stelle cadenti torneranno a brillare nella volta celeste. E’ una notte sempre suggestiva in cui tutti, anche solo per un attimo, volgiamo lo sguardo al cielo per scorgere una stella cadente ed esprimere un desiderio con la speranza che si avveri.
Il picco di osservazioni è previsto fra il 12 e il 13 agosto ma la tradizione vuole che avvenga nella notte del 10 agosto. Gli astronomi, che suggeriscono di guardare il cielo a nord-est, spiegano il fenomeno con lo sciame di polveri che la cometa Swift-Tuttle lascia dietro di se nel suo regolare passaggio. Nube di polveri che la Terra, nella sua orbita attorno al Sole, attraversa ogni anno nel mese di agosto. Le particelle più grosse entrando nell’atmosfera bruciano per attrito generando così una scia luminosa.
Noi più romanticamente vogliamo ricordarle come le “Lacrime di San Lorenzo” che non possono che rimandarci al grande Giovanni Pascoli ed al suo
10 AGOSTO
San Lorenzo, Io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!