Fra sabato 13 e domenica 14 luglio, a Santa Maria di Sala, una parete laterale della casa (rudere) che si trova a fianco dell’Ufficio Postale è collassata, abbattendo la recinzione ed invadendo la strada: nessuno si è fatto male, fortunatamente, ma resta un grave pericolo per l’incolumità delle persone, tanto più se si pensa alla parete che si affaccia sulla strada provinciale Cavin di Sala e l’antistante pista ciclabile, trafficata da ciclisti e pedoni che si recano alle Poste o alla recente manifestazione sportiva che tante persone ha fatto transitare nella zona in cui è avvenuto il crollo.
Qualcuno probabilmente dirà che non si può fare niente, essendo quella in questione una proprietà privata. Eppure un modo per garantire la sicurezza dei cittadini e, al contempo, rendere un servizio a tutta la comunità ci sarebbe: ci riferiamo alla rigenerazione urbana, mediante un accordo fra pubblico e privato (un contratto di disponibilità, per esempio).
Possibile Salese chiede all’Amministrazione di procedere in tal senso, ricalcando le orme di quanto fatto a Trento (dove una fabbrica dismessa, in centro città, è diventata un parcheggio) o di altre città che si stanno rimodellando grazie alla rigenerazione urbana che consente di avere più servizi e contemporaneamente meno spreco di suolo senza ulteriore cementificazione.
Si tratta di un’opportunità per avere più parcheggi o, perché no, una zona verde in centro.
Saprà l’Amministrazione cogliere questa opportunità o dovremo aspettare il crollo definitivo? Per la sicurezza dei cittadini ci auguriamo che sappiano coglierla al più presto.
Comunicato Stampa di POSSIBILE SALESE