Da qualche anno nella pedemontana trevigiana e vicentina si è ritornati a celebrare la tradizionale festa dei “omeni” o “omi” cominciando fin dal mattino con l’assaggio (più o meno abbondante) di un buon vino bianco.
Le origini della festa sono incerte. La versione più accreditata la vuole nascere sotto il dominio napoleonico in nord Italia che coincide anche con l’ultimo periodo della Serenissima, “quando soldati e ufficiali francesi portavano calzoni attillatissimi come una calzamaglia che lasciavano intravvedere le forme degli attributi maschili che, nell’esercito, dovevano, per regolamento, venire sistemati a sinistra “les deux a gauche” per motivi estetici e di decenza”. “Les deux a gauche” recitava il regolamento e ricordavano gli ufficiali quando passavano in rassegna le truppe. L’espressione francese, nel nostro dialetto, è divenuta “le do agost”, traduzione naturale per un veneto! E così il due di agosto non poteva che essere il giorno dei “gioielli di famiglia” e quindi dei “omeni”.
La scelta del mese di agosto inoltre calza a pennello in quanto il numero 8 rovesciato ricorderebbe proprio gli attributi maschili e di conseguenza il sesso forte.
Quale migliore occasione dunque della Festa degli Uomini per inviare una dedica o un pensiero tra amici al proprio uomo!