Il giro n°102 scatta da Bologna sabato 11 maggio e si conclude a Verona domenica 2 Giugno dopo 3518,5 km.
Le tappe sono 21 con tre cronometro e cinque arrivi in salita, tutti concentrati nella seconda parte e proprio in questa seconda parte troviamo pure la 18° Tappa il 30 maggio con l’arrivo (davvero inedito) a S.Maria di Sala.
Potrei cominciare con una introduzione da libro di storie per i più giovani…………..“C’era una volta…” Spesso le favole che le nonne raccontavano ai nipotini cominciavano così, finendo di solito con un lieto fine, ma il nostro “racconto” non ha un finale, poiché la favola continua fino a superare quota 100, è la favola del Giro, pensate una favola che è cominciata 102 anni or sono e continua a incantare, a emozionare, e il nostro Comune ne è coinvolto in pieno.
E’ la favola del giro che, dall’alba della rinascita dell’Italia dopo la tragedia della seconda guerra mondiale, continua fino ai tempi nostri, un racconto che torna puntualmente a primavera inoltrata, e entra nel cuore della gente con i suoi colori, con il suo fascino, con i suoi attori, su un palcoscenico sempre diverso, ma per questo ogni volta misterioso e affascinante.
E S.Maria di Sala si appresta ad incorniciare questo bellissimo quadro con tutti questi “ingredienti” nello sfondo della nostra Villa Farsetti.
Ma entriamo nello specifico della “nostra” tappa, Valdaora – S.Maria di Sala, 220 i km da percorrere e quasi tutti in leggera discesa, eccezione fatta per l’unico GPM a quota 691 di Pieve d’Alpago, con i TV (traguardi volanti) di Conegliano e Scorzè; una tappa apparentemente facile, l’ultima dedicata ai velocisti, ma il kilometraggio e la fatica accumulata dopo 18 tappe può cambiare l’ipotetica previsione di un arrivo allo sprint, che vede favorito il Veronese che veste il tricolore: Elia Viviani.
Una sola cosa, per chiudere, sto toccando con mano e “pennello” l’impegno dello staff del comitato organizzatore, guidato dal primo cittadino Nicola Fragomeni, con l’anima o meglio il sole di questo meraviglioso quadro Bruno Carraro, certo che il 30 di maggio sarà una festa unica, dove davvero il cuore e stato l’artefice di questo bellissimo quadro.
Luciano Martellozzo per Gente Salese
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