Oggi è la festa delle donne e oggi feste, teatro, musica, tutto ci parla della donna talvolta idealizzata e talvolta svilita ad oggetto. Oggi festeggiamo, invece, le nostre donne come sono: compagne di viaggio fragili, complicate con tanti difetti ma piene di forza di volontà, capacità, intelligenza, amore, dedizione e spirito di sacrificio.
Qualità che non vanno ricordate solo in occasione dell’8 marzo ma apprezzate tutti i giorni come ebbe a dire l’assessore Francesca Scatto l’8 marzo del 2008 premiando le vincitrici del primo concorso di poesia al femminile sul team: “L’essere donna” da lei organizzato per celebrare un 8 marzo al di fuori degli stereotipi radicali o meramente festaioli.
Il concorso ebbe grande successo fino al 2012. Poi cambiò amministrazione e calò l’oblio della “damnatio memoriae”. Meglio tornare alle più prosaiche feste culinarie. Cinque anni; poi altro cambiamento: ora siamo tornati, sembra, ad un mix di festa popolare con qualche riminiscenza culturale.
Non sappiamo cosa sia meglio. Comunque la pensiate e comunque vogliate celebrare questo 8 marzo, care signore, tanti auguri a tutte voi che avete preso coscienza della vostra dignità di donna e combattete per farvi rispettare per quello che siete. E noi uomini oltre alle mimose, impariamo a portare alle donne, oggi e tutti i giorni, anche il rispetto loro dovuto.