Chi era Labròn, il gigante di Sant’Angelo dal “cuore grande come una valigia”?
Riscopriamolo andando a rispolverare qualche vecchio numero di Gente Salese.
Grazie all’archivio storico online da pochi giorni, l’accesso ai vecchi numeri diventa semplicissimo e ci consente di spulciare qualche articolo che nonostante il tempo trascorso risulta sempre piacevole leggere e quanto mai in auge con quanto sta succedendo in questi giorni.
Era il 2002 e in occasione del 30° anniversario dalla morte del grande ciclista Toni Bevilacqua, vi fu una fastosa commemorazione in paese alla quale parteciparono illustri nomi dello sport come Livio Berruti e Francesco Moser. Fu l’occasione per presentare il libro scritto da Claudio Gregori, impareggiabile giornalista della Gazzetta dello Sport e cittadino onorario di Santa Maria di Sala, dal titolo “Labròn: La vita e le avventure di Toni Bevilacqua” in cui narra una serie di aneddoti, alcuni anche spassosi, del compianto compaesano e pluricampione del ciclismo Toni Bevilacqua. Come spiegherà durante la cerimonia, il soprannome Labròn gli fu dato da Gianni Brera quando lo stesso Toni gli dedicò una fuga tosta durante il giro d’Italia.
Dal libro, peraltro ristampato nel 2012, traspare la generosità e altruismo di un grande personaggio della storia dello sport; Bartali disse che “aveva un cuore grande come una valigia”.
Gente Salese era presente all’evento e scrisse l’articolo che potete leggere qui sotto. Il numero era quello di aprile 2002, a pagina 8. Chi vuole se lo può sfogliare direttamente dall’archivio.
