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GABRIELE STEVANATO TRA I TALENTI EMERGENTI DELLA RICERCA SCIENTIFICA

Lo European Research Council (ERC), principale organizzazione di finanziamento europeo che supporta i programmi di ricerca eccellenti, ha premiato quest’anno, con un finanziamento complessivo di 5,4 milioni di euro i progetti di ricerca di quattro giovani ricercatori, veri e propri talenti emergenti provenienti da diverse discipline scientifiche, dell’Università di Padova.
Uno di questi giovani ricercatori è Gabriele Stevanato di Veternigo.

Gabriele si è laureato in Fisica presso l’Università di Padova nel 2000. Tra il 2000 ed il 2012 ha gestito assieme al fratello Giulio e alla mamma Gina l’albergo di famiglia a Mirano (VE). Nel 2012 ha ripreso l’attività accademica conseguendo un Dottorato in Chimica presso l’University of Southampton (UK) sotto la supervisione del Prof. Malcolm H. Levitt. Ha trascorso un ulteriore periodo di ricerca dal 2016 al 2020 in Svizzera presso la Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne nel gruppo del Prof. Lyndon Emsley risultando vincitore di una prestigiosa borsa Marie Skłodowska Curie IF e tra il 2020 ed il 2022 ha lavorato in Germania presso il Max-Planck-Institut für Multidisziplinäre Naturwissenschaften nel gruppo del Dr. Stefan Glöggler. A Dicembre 2022 è ritornato a lavorare a Padova presso il Dipartimento di Scienze Chimiche come vincitore di un bando EU Young Researchers Marie Curie.

A Settembre 2023 è risultato vincitore di un ulteriore bando ERC StG aggiudicandosi un finanziamento di quasi 1.5 milioni di Euro.

I suoi studi mirano a sviluppare una tecnologia completamente nuova per migliorare il segnale di risonanza magnetica nucleare (NMR) di metaboliti rilevanti (molecole prodotte dal nostro organismo che possono fungere come indicatori dello stato di salute di un individuo) con lo scopo di rilevare malfunzionamenti metabolici ad uno stadio molto precoce in modo da poter diagnosticare con largo anticipo l’insorgere di patologie gravi migliorandone così drasticamente il tasso di sopravvivenza.

Complimentandosi con i quattro giovani ricercatori e ricercatrici, (Onelia Gagliano del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Irene Gallina del Dipartimento di Medicina Molecolare e Ivano Ciardelli del Dipartimento di Filosofia e Sociologia, oltre a Gabriele Stevanato) la rettrice dell’università Daniela Mapelli, ha osservato come su trentadue progetti premiati degli atenei italiani, ben quattro sono andati al Bo. “Questo a conferma della qualità della ricerca che si effettua nell’Università di Padova. Capacità di eccellere a livello multidisciplinare che è fiore all’occhiello di un’università pubblica e generalista qual’è quella di Padova”.