La luce, intesa non solo come illuminazione ma soprattutto come cosmesi che rende bello l’universo.
La mostra, che resterà aperta fino al 6 giugno, è un’iniziativa promossa dall’Associazione “Lesina” in collaborazione con l’ Amministrazione comunale di Santa Maria di Sala (VE), l’Associazione Culturale Cardine, il Laboratorium Venezia, il Forum Austriaco di Cultura, Pogmahon. company, Luxiona, l’Università degli studi di Zielonogorski e Politechnika Bydgoska-Polonia.
L’evento prevede tre momenti importanti:
° un confronto sullo stato dell’arte attuale, partendo dalla cognizione che ogni opera umana comprende l’unione tra la mente e le mani, fra gli artisti del Laboratorium Venezia – intellettuali, pittori, scultori, architetti, ingegneri e artigiani – provenienti da diversi stati europei;
° Gli artisti di Poghmaon Company che provengono da Messico, Ucraina, Italia, Croazia, Serbia, Austria, Repubblica di Buriazia, Russia e Spagna/USA rappresentano le tendenze artistiche contemporanee che cercano un processo di unione sul tema: luce trasformazione della rinascita.
° Un seminario di dieci giorni in cui sono coinvolti gli studenti e i professori di due Università di Architettura polacche. Verrà affrontato il tema della luce e della sostenibilità in architettura, in particolare studiando dei progetti già realizzati da Aldo Rossi in rapporto con la centuriazione romana. Gli elaborati verranno poi esposti in mostra il 6 giugno.
Il confronto tra maestri artigiani, pittori, scultori, architetti, ingegneri, professori, studenti e artisti in genere produrrà una discussione sulla situazione attuale delle arti e dei mestieri. Per questa ragione durante il periodo della mostra ci saranno incontri, dibattiti, una performance di Laura Rambelli durante l’inaugurazione e la presentazione del libro: “La seconda natura della Limitatio” di Marino Zancanella e Sara Mattivi.