Gente Salese

OGGI È IL “DANTEDÌ”

Quest’anno ricorrono 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante Alighieri morto a Ravenna il 14 settembre 1321 e oggi 25 marzo è il DANTEDÌ, la giornata nazionale a lui dedicata.

La data del 25 marzo è quella riconosciuta come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. La giornata dedicata a Dante Alighieri è stata istituita dal Governo Italiano nel 2020 ed è stata celebrata per la prima volta il 25 marzo dello scorso anno. La ricorrenza vuole essere l’occasione per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali”. Questa seconda celebrazione assume un significato particolare e sono oltre cento le iniziative promosse in tutta Italia dal Comitato per le celebrazioni del settecentenario.

Il sommo Poeta è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo insieme sarà un modo per unire ancora di più il Paese in questo momento difficile, condividendo versi dal fascino senza tempo.

Noi vogliamo ricordare Dante con le struggenti parole di Francesca da Rimini, nel canto quinto dell’Inferno.

“O animal grazïoso e benigno
che visitando vai per l’aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno,

se fosse amico il re de l’universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c’hai pietà del nostro mal perverso.

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
mentre che ‘l vento, come fa, ci tace.

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove ‘l Po discende
per aver pace cò seguaci sui.

Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense”.