In questi giorni il Tribunale Fallimentare di Venezia ha dichiarato il fallimento della “TOM VILLAGE” mettendo così la parola fine alla tormentata agonia dell’ex centro TOM TOMMASINI di Santa Maria di Sala. Sono quindi stati posti i sigilli a quelle attività in gestione diretta della Tom Home, mentre dovrebbero continuano la loro attività gli altri negozi in affitto presenti nel Centro e anche il CENTRO PRISMA con i suoi negozi dovrebbe continuare a lavorare regolarmente.
Il tribunale non ha accolto la richiesta dell’amministratore delegato Jimmy Greselin di una proroga di ulteriori 90 giorni per presentare un piano di rilancio della azienda. Evidentemente i giudici hanno ritenuto impraticabile la via del risanamento di fronte ad una debitoria di 39 milioni contro i 15 milioni di attivo stimato. La situazione economico-finanziaria del Centro Tom si è aggravata dal 2016, dopo che Toni Tommasini, ideatore e storico gestore del Centro, lo aveva ceduto ad una società partecipata dall’uomo d’affari arabo Youssef Al Bahar che avrebbe dovuto rilanciare il centro. Contrariamente alle aspettative, però, da allora in poi la vita del Centro è stata sempre più difficile, tormentata da alterne vicissitudine societarie e gestionali che non solo non hanno portato gli investimenti ed i nuovi posti di lavoro sperati ma che hanno condotto alla chiusura di questi giorni ed il temuto licenziamento dei circa 170 dipendenti. Il tribunale ha così interrotta la continuità gestionale della Tom. Il curatore, dott.ssa Federica Candiotto, ora dovrà inventariare l’attivo, verificare il passivo (l’adunanza dei creditori è stata già convocata per il 4 maggio) e poi procedere alla vendita dei cespiti e liquidare pro quota i debiti.
Nell’iter dei passaggi fallimentari c’è sempre la speranza che qualcuno si faccia avanti per rilevare l’azienda e ridare una seconda vita allo storico Centro Tom e un po’ di speranza ai numerosi dipendenti ed alle loro famiglie. L’interesse di qualche acquirente sembrava potesse esserci, speriamo che ora, a bocce ferme, si possa manifestare e concretizzarsi la prospettiva di un nuovo futuro per il Centro e i suoi dipendenti.