Gente Salese

L’ULTIMO SALUTO A ROMEO SACCON

Sabato 25 luglio la comunità salese e i molti amici che aveva, stretti attorno alla moglie Alda ed al figlio Federico, hanno dato l’ultimo commosso saluto a Romeo Saccon, spentosi ottantenne dopo una lunga malattia che lo ha progressivamente debilitato fino alla morte. Vogliamo ricordare Romeo con le parole di saluto che  Marco Mamprin gli ha dedicato alla fine della cerimonia religiosa.  

Romeo se ne è andato!

Sbiadisce un altro baluardo contro questi tempi maligni … un “Uomo” che ha cercato di portare questo titolo al più alto grado di dignità e coerenza, e che ci lascia orfani e ancor più deboli!

Ma, Romeo, il ricordo e l’onore che ti tributiamo ti siano da viatico, e  ci siano d’aiuto per il tempo che viene. Non potremo dimenticarti perché nella tua eredità troveremo forza, e se a te spetta la meritata pace a noi spetta la sfida di tener viva la strada buona che il tuo sguardo limpido ci ha indicato!

Ho avuto il privilegio di poterti conoscere fin da bambino mentre nei discorsi fra te e mio padre coglievo orizzonti sani, profondi, luminosi..

Ho avuto poi l’onore di curar per te il tuo libro di poesie: armoniose, commoventi, illuminanti …

L’hai chiamato “aspettando la sera” a significare la serenità cercata da un’anima che non s’è mai risparmiata nel contribuire al meglio un po’ per tutti … e il distillato del proprio tormento si mutava, poi, in dono di saggezza per tutto un paese: S. Maria di Sala.

Dall’introduzione riporto per tratteggiarti:

“Nelle ombre pacificanti dell’ultimo sole si staglia il Senso .. intarsiato dagli infiniti significati dell’esistenza … di un’ esistenza che, già dall’avvio, s’affaccia perentoria sulla Croce … per un dialogo serrato con gli enigmi del dolore e della morte … e della Luce … per trovarvi trasmutazione … una trasmutazione, ispirata al miglior Cristianesimo, oltre il tramonto sanguigno cui ci conducono i tempi nei quali sarebbe temerario vagheggiare lo spiccare verticalizzante di una colomba di pace …  E allora non resta che, nella sera, spiccare un volo dove fede e libertà si fondano… sorrette dall’arduo cammino di un’incrollabile volontà d’essere comunque costruttivo .. quella volontà tipicamente veneta e particolarmente contadina di cui Romeo sembra essere l’ultimo mohicano ovvero l’ultimo cantore … Romeo ha camminato sul proprio sangue i valori di un cultura assediata … E’ che per sua fortuna l’apparato radicale veneto è  la resistenza  della stessa resistenza, è resistere persino ai propri scoramenti messi alla prova dal   presente controverso ma anche dalla  lotta con se stesso e i propri limiti!

In attesa di quella sera che, immune da tristezze, invoca il lasciarsi andare all’incipiente luce portandovi comunque ,senza vergogna, anche se stesso …

 … Il sorriso di Romeo, e la sua capacità di mirar in volto la morte stessa, sembra asserirlo possibile … perché alla fine di tanto andare, spesso con tanto sforzo, gli umani che hanno osato sognare nuovi orizzonti, e che per essi si sono spesi da uomini liberi, non debbono avere alcun timore: il tramonto per loro non potrà che avere tinte consolanti … quando il paradosso del vivere andrà in comprensione … quando il silenzio, che separa un mondo che cerca disperatamente l’amore e un mondo che è l’Amore, calmerà la passione di un lungo viaggio … Romeo ci fa da esempio in questo perché il suo è percorso imperioso nel non confidare nel precario .. costi quel costi .. bisogna smascherare all’infinito ogni orpello sotto cui nascondiamo la nostra anima..”

E con le parole di una sua poesia:

I pensieri si piegano su se stessi
talvolta s’infrangono
Sul perché del nascere e morire.
Non resterebbe niente
a giustificare lo spazio del giorno
che divide l’alba dal tramonto,
se non uno sperare quasi disperato
oltre l’umano sentire
in “un nuovo cielo e una nuova terra”,
dove sazi di luce
i bambini giocheranno nel Sole

Non so se avremo la forza di imitarti, ma ti siam grati di poter sognare sul tuo esempio una nuovo tempo, Grazie Romeo! Per esserci stato … Togliamo pure questo passato:  Per esserci … perché continuerai ad esserci… la morte è illusione e anche questa vita aggrovigliata lo è…

Per cui Caro Romeo .. a presto..  a quando questa sofferta illusione svanirà  … e potremo rincontrarci  nella luce!