PER RINNOVARE LA MEMORIA DELLA TRAGEDIA DELLE FOIBE E DELL’ESODO DEGLI I ISTRIANI, FIUMANI E DALMATI
Il 10 febbraio è il “Giorno del Ricordo”, istituito nel 2004 per riportare alla memoria i fatti vissuti dagli italiani nell’ex-Jugoslavia del post armistizio e de dopoguerra: le FOIBE, inghiottitoi carsici dove furono gettati migliaia di italiani ed oppositori politici del nuovo regime titino e l’ ESODO ISTRIANO E GIULIANO DALMATA, ovvero l’abbandono progressivo dei luoghi dell’Istria e della Dalmazia in cui gli italiani si erano insediati nei secoli, in seguito alla “pulizia etnica” imposta del nuovo regime comunista di Tito.
In questo giorno vogliamo ricordare quei fatti e rendere omaggio a tutte quelle vittime con una poesia del triestino Umberto Saba. I suoi riferimenti al “viaggio” ed alla “terra” rievocano la condizione di esule e la nostalgia per una terra un tempo vissuta come casa.
ULISSE
Nella mia giovinezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. Quando l’alta
marea e la notte li annullava, vele
sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l’insidia. Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.