La storia della società calcistica amatoriale di Caselle iniziò una sera del lontano 1979, esattamente 40 anni fa, quando un gruppetto di amici decise di incontrarsi nel campo parrocchiale per tirare quattro calci ad un pallone.
Spinti dai primi successi in un torneo primaverile, i giovani fratelli Marzaro (Carlo, Francesco, Pietro, Bruno, Silvano e Natale) e gli amici Italo Pagin, Bruno Spolaore, Romeo Pagotto e Ruggero Bon concretizzarono la loro passione per il calcio fondando la Società denominata Calcio Amatori Edilcasa. Negli anni, a seguito di una fusione con un altro gruppo amatoriale, la società ha cambiato nome in New Edilcasa Caselle.
La squadra ha partecipato al campionato provinciale UISP affrontando prevalentemente squadre del veneziano e ottenendo numerosi successi tra cui il primo posto nelle stagioni 1987/1988, 1997/1998 e 1999/2000.
Negli ultimi anni, la squadra è sbarcata nel campionato UCP della provincia di Padova. Anche qui, sotto la guida del mister Maurizio Ballin, già protagonista della vittoria del 2000, l’Edilcasa ha vinto nel 2016 il campionato e la Supercoppa.
Non sono mancate le soddisfazioni anche nella stagione appena conclusa che ha visto i gialloverdi conquistare la finale di Campionato allo Stadio Euganeo e vincere la UCP Cup.
Nell’arco di questi anni il lavoro dei dirigenti formato, tra gli altri, da Carlo Marzaro, Fabio Boesso, Ermes Martignon e dal presidente Sandro Pagotto ha favorito un notevole incremento del numero di giocatori provenienti da Caselle e dai paesi limitrofi dando vita ad un importante ricambio generazionale.
I successi ottenuti in campo, uniti al clima di convivialità che accompagna la fine di ogni allenamento e partita, hanno contribuito a creare un gruppo affiatato in cui l’esperienza di alcuni “veterani” si unisce all’esuberanza dei molti giovani, tra i 20 e i 30 anni, che si sono aggregati negli ultimi anni.
Per rendere omaggio al paese che ha accompagnato la squadra nel suo quarantennale cammino, la società cambia nome in G.S. Fenice Caselle. Ciò che non varia, invece, è lo spirito di squadra, la voglia di stare insieme e la consapevolezza che, una volta indossati pantaloncini e maglietta, le differenze di età, posizione lavorativa, nazionalità, religione e cultura si annullano lasciando spazio solo al valore sociale dello sport come momento di aggregazione e divertimento.