La bellissima mostra di arte e tecnologia su due ruote allestita domenica 10 febbraio dalla Salese Factory Team aspettando la tappa del Giro d’Italia che arriverà a Santa Maria di Sala il prossimo 30 maggio, è stata rovinata da un inconsulto furto del più prezioso dei cimeli esposti.
Era uno dei quattro esemplari della bicicletta costruiti dalla Bianchi per la Parigi Roubaix del 1948 ed utilizzata proprio da Fausto Coppi. La bici era stata donata al Cav. Bruno Carraro dall’appassionato collezionista Sergio Sanvido, fondatore del museo della bici di Cesiomaggiore intitolato al nostro Toni Bevilacqua e deceduto nel 2015.
Per il nostro Bruno Carraro quella bicicletta aveva un grandissimo valore storico per essere stata utilizzata in una classica corsa in linea dal campionissimo Fausto Coppi (per la cronaca quella edizione fu vinta da Rik Van Steenbergen) e anche un valore affettivo, quale ricordo di un suo caro amico deceduto. Quella bicicletta è così cara a Bruno che la teneva in salotto di casa e ora ne parla con le lacrime agli occhi.
Queste biciclette storiche sono tutte punzonate, catalogate, registrate e certificate per cui nel mercato dei collezionisti è molto difficile vendere una di queste biciclette rubate e al di fuori del circuito degli esperti ed appassionati queste biciclette hanno poco valore.
Il nostro appello è di restituire la bicicletta o di far in modo che venga ritrovata. Il Cav. Bruno Carraro, una vita di passione spesa per il ciclismo, un uomo che ha portato il giro a Santa Maria di Sala, che tanto ha dato alla sua terra non merita una offesa così dolorosa. E anche la Terra Salese che ha dato i natali a tanti campioni del ciclismo non merita una simile onta.
Ci rivolgiamo a chi ha compiuto il furto: “se è un appassionato di ciclismo, se ha un po’ di umanità in fondo al cuore, restituisca la bici a Bruno, faccia in modo che venga ritrovata; Bruno sarà ben felice di ritirare la denuncia”
Se ritrovata la bici sarà sempre visibile da tutti in Municipio di Santa Maria di Sala perché il Cav. Bruno Carraro da tempo aveva stabilito di donarla al nostro comune.